La fauna selvatica, il monitoraggio dei grandi carnivori, la Psa e la Bluetongue, la mobilità intermodale, le infrastrutture della mobilità transfrontaliera, il trasporto lacuale e il cabotaggio: sono tra i temi al centro dell’assemblea generale della Regio Insubrica a Bellinzona.
“Anche con l’incontro odierno a Bellinzona – spiega il consigliere regionale Giacomo Zamperini e presidente della Commissione speciale ‘Valorizzazione e tutele dei territori montani e di confine; Rapporti tra Lombardia e Confederazione Svizzera’ – confermiamo le nostre chiare intenzioni di volere lavorare insieme, ciascuno facendo la propria parte nelle reciproche assemblee legislative, per creare un’alleanza territoriale, un patto stipulato tra la brezza dei laghi e l’ombra delle montagne che condividiamo”.
“Le nostre relazioni hanno trovato un nuovo slancio – aggiunge Zamperini – questa estate con l’incontro a Milano dello scorso 8 luglio, che dopo 5 anni ha riavviato il rapporto tra le assemblee legislative. Lo vado ripetendo da tempo il confine tra Regione Lombardia e Confederazione Svizzera non è una linea che separa, ma che ci unisce. I nostri territori, Piemonte compreso, possono solo trovare occasioni di crescita dal continuo confronto sulle modalità organizzative e su tematiche strategiche come l’innovazione e il trasferimento tecnologico”.
“Come per noi non ci sono confini – continua Zamperini –, tanto meno queste linee influenzano o delimitano fenomeni che ci coinvolgono senza fare distinzioni di appartenenza come le malattie che stanno colpendo i nostri animali o altri fenomeni che ormai hanno una connotazione internazionale. Senza trascurare la mobilità transnazionale dei nostri cittadini per la quale, oltre alla progettazione e realizzazione di infrastrutture che attraversano e collegano i nostri territori, occorre affinare una gestione attenta alle necessità di tutti i nostri cittadini.
“Infine, – conclude Zamperini – sono lieto che a breve verrà firmato a livello governativo l’accordo sul cabotaggio su gomma, dobbiamo lavorare per estenderlo alla navigazione lacuale. La nostra interdipendenza è consolidata da un rapporto secolare. Se la Regio Insubrica avesse una bandiera, sul drappo sventolerebbero con tutta probabilità simboli di quella vera amicizia che ci contraddistingue”.